mercoledì 6 febbraio 2013

ISTIGATORI AL 'NON VOTO' & CADUTI PER LA LIBERTA'


A un tizio anonimo e dalla la faccia mascherata che su FB invita ad astenersi dal voto, ho così risposto:

«Secondo la nostra Costituzione, il voto è un diritto senza essere tuttavia un obbligo. Però è anche un dovere civico e - aggiungo io - morale. Per nessuna ragione i cittadini dovrebbero astenersi dal voto. La vostra idea (o della faccia dipinta che si vede nella vetrina di FB), oltre che scellerata è pericolosissima perchè non solo non dimostrerebbe nulla, ma creerebbe un precedente indegno e dannoso sul piano della credibilità del nostro paese, che già ne ha poca. Inoltre, e non di meno importanza, permetterebbe giochi ancora più sporchi di quelli a cui già dobbiamo assistere. E soprattutto, milioni di persone hanno lottato pagando con la vita per darci la libertà e la dignità di una democrazia, e anche per costoro muovo il culo e vado a votare. Tutti ladri? Troppo facile. Qualunquismi da bar sport. Proponete qualche idea, se ne avete almeno una! Fate qualcosa, se avete qualcosa da fare per l'Italia. Perchè a ogni ladro che sta in politica o nella pubblica amministrazione corrispondono almeno dieci coglioni di italiani tutto pizza e calcio! La catena umana fatela per andare a votare e piuttosto annullate la scheda, invece di diffondere questi pessimi esempi di patetica pseudoanarchia.»


Marco Marcuzzi

PS: mi sono permesso di pubblicare questa immagine presa da www.flickr.com con i volti di eroi della resistenza dei quali, purtroppo, non conosco il nome. Anche in onore di essi, e degli infiniti altri come loro, dobbiamo andare a votare sempre senza eccezione alcuna.


venerdì 1 febbraio 2013

LO SPEZIERE DI MARSIGLIA (romanzo noir) cap.1





1



Il treno merci delle 6:40 annunciò puntuale che la notte era finita. Quel mostro di ferro inquietante lo si udiva fischiare lontano prima che giungesse a violentare il silenzio della valle. Dopo aver fatto tremare le vecchie case di Porto, rilasciava dietro di sè un eco compatto che moriva serpeggiando sotto le prime luci dell’alba.
Amalia Vallardi lo ascoltò svanire del tutto, allungò la mano e ac­cese l’abatjour. Era un gesto abitudinario, elegante e antico come i tratti della bellezza che il tempo non le offuscava. Fece scivolare le gambe dal letto e vi rimase se­duta a recuperare le forze prima di rimettersi in piedi e imbracciare le stampelle.
Uscita dalla stanza prese posto sulla carrozzina che s’imponeva di lasciare nel corridoio quasi a sfidare quel maledetto destino indegno. Il volto era una maschera tesa su uno sguardo senza orizzonte, lo sguardo di chi attende che la morte venga a salvargli la vita. Lasciò cadere le stampelle e spingendosi sulle ruote raggiunse l’ascensore. Lo aveva fatto costruire per sé, col cancel­letto e i comandi alla giusta altezza. Iniziò la discesa e riapparve nella grande sala da pranzo dove c’era la veranda che dava sul lago e di fronte alla quale si fermò. Quello che si godeva era lo spettacolo dell’orizzonte tinto del giallo ocra di foglie ormai cadenti. Era la luce fredda delle mattine d’autunno striata dal volo pulito dei gabbiani. Presto la bruma si sarebbe dissolta lasciando che il sole si riflettesse nuovamente sull’immenso specchio d’acqua.
Nuccia, la governante della casa da più di trent’anni, arrivò col carrello della colazione. La sua padrona detestava le pa­role disgiunte pronunciate di primo mattino e nel rispetto del silenzio pose sul tavolo il servizio di porcellana, un assortimento di tè pregiati e i biscotti, rigorosamente fatti da lei.
Dalla teiera si scatenò un profumo bollente di Darjee­ling nero e Amalia vi av­vicinò le mani per riscaldarsele. Là fuori la luce azzurra sfumava in un tenue rosa pesca e len­tamente si riscaldava anche l’inizio di quel giorno nuovo.



                                                                                              
                                                                                                  Marco Marcuzzi














giovedì 31 gennaio 2013

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Così è sempre avvenuto nella storia. Passa il tempo e gli orrori della guerra e i genocidi vengono filtrati e sviliti dalla mistificazione di chi ha l'interesse - o l'idiozia - di negarli, ma anche dal susseguirsi delle generazioni che via via si allontanano dal passato. Per ricordare, è vero, bisogna conoscere e nell'epoca moderna, strumenti che registrino inequivocabilmente la realtà per tramandarla ai posteri, ne esistono molti. Ma sarà sufficiente a scongiurare che tutto ciò si ripeta? Io credo che ancora oggi, che pensiamo di sapere ogni cosa sull'olocausto e le sue cause, nessuno possa dire di sapere il suo 'vero perchè'. Com'è possibile che migliaia di uomini divenuti nazisti-convinti abbiano potuto perseverare compiendo azioni così mostruose in modo consapevole, organizzato e determinato? Moltissimi di loro, soprattutto ai vertici, erano persone istruite e ogni volta che vedo le immagini sconvolgenti di quell'ecatombe, non me ne capacito. Evidentemente, a prescindere da ogni logica, esiste una potenzialità degenerativa dell'animo umano che è profonda e imperscrutabile: questo mi fa paura più di ogni altra cosa.

Marco Marcuzzi




mercoledì 9 gennaio 2013

QUALUNQUISMI DA BAR SPORT

Egregi Signori che pubblicate su Facebook questa immagine, Mario Monti non è ne' un mago ne' un santo e lungi da me l'idea di lodarlo. Ma egli altro non è che la logica conseguenza di un sistema politico economico e finanziario, soprattutto quello italiano, corrotto oltre ogni limite. Che vi credevate? Mettere su FB questi post armati di qualunquismo da Bar Sport senza una visione globale e ben più approfondita delle REALTA' di oggi è facile. Mario Monti non è il Re d'Italia. Ha avuto comunque a che fare con un parlamento in cui buona parte dei parlamentari sono condannati o rinviati a giudizio anche perchè in 'odore di mafia'. Ha avuto a che fare con lobbies di potere radicate che non permetterebbero a nessuno di andare a toccare equilibri e interessi economici che il cittadino comune nemmeno si può immaginare. Dite un po': che hanno fatto gli altri prima di lui? Il problema dell'Italia è prima di tutto culturale. Basta vedere cosa propone la TV italiana, il cinema italiano e lo scarso consumo di libri. L'Italia è un paese tutto calcio e pizza e oggi si cucca le conseguenze di un popolo prevalentemente ignorante. Quelli buoni, quelli bravi, se possono scappano all'estero. Mario Monti ha trovato un tale dissesto economico dello Stato Italiano che ci ha salvati dalla catastrofe per il rotto della cuffia! Che potesse fare di più e meglio, è fuori di dubbio. Ma ha governato solo un anno. Troppo poco per rivoltare l'Italia come un calzino a cominciare dal popolo bue viziato e pigro e volto alla furbizia perchè gli italiani hanno la furbizia nel DNA. Avete voluto il Berlusca? Avete voluto la Lega? Avete voluto lo zampino dei Cattolici? Avete voluto le pseudosinistre? Adesso non lamentatevi! Monti è il minore dei mali. Ha comunque salvato l'Italia dal tracollo e se non altro, quando siede al Parlamento Europeo, non mi devo vergognare di essere italiano!




Marco Marcuzzi



giovedì 3 gennaio 2013

MITOMANIA CATTOLICA, OSTIE CONDITE E PAURA DELLA MORTE


Dedico questa foto a tutti coloro che sono andati alla Messa del Santissimo Natale in atteggiamento di fedele devozione e orazione verso un Dio esatto convinti che esso si occuperà di loro e delle loro miserie a ricompensa di accorate preghiere, patetiche Confessioni al prete seguite da meste Comunioni in cui viene ingoiato un dischetto di pane benedetto con gestualità da stregoneria tribale e inzuppato di nulla. Ed essi tutti avranno poi cantato in coro 'Astro del Ciel', si saranno fatti il segno della Croce per salvarsi l'anima e si saranno stretti la mano in segno di Pace. E avranno poi bevuto il vin brulé masticando infreddoliti il panettone posso della parrocchia nella quale mandano i loro figli a indottrinarsi col Catechismo ritenendolo fonte di verità e moralità, mancando però di educarli alla 'rinuncia', ovvero non fare alcun regalo natalizio. E sono anche quelli che magari s'indignano quando il Papa afferma senza mezzi termini che eutanasia, aborto e matrimoni tra omosessuali sono gravi minacce per la pace dimenticando che costui altro non fa che applicare con zelo i precetti della Chiesa Cattolica a cui liberamente si affidano delegandola a discernere per essi tra il bene e il male. Perchè il cattolico medio, poi - afflitto da forme di mitomania mascherata da falsa spiritualità - tende a farsi la religione 'ad hoc', la religione 'su misura fai da te' adattandola ai propri interessi e contraddizioni. E allora, che cattolici sono? Se non condividono i dettami basilari della Chiesa (professati dal Papa che sarebbe tale Voluntas Dei), che avessero il coraggio di rinnegarla e, se proprio non possono farne a meno, fondassero una religione propria con Divinità nuove, simulacri nuovi, rituali nuovi e luoghi di culto nuovi. Come chi scrive, entrassero nelle chiese solo per ammirare le opere d'arte che esse custodiscono. Ma questa foto la dedico anche a coloro che per sciocchi automatismi relazionali mandano sms di buon Natale standard 'copia & incolla', fanno ridicoli auguri su FB con un treno di punti esclamativi ma senza esprimere nulla di fatto se non la loro miseria mentale nella carenza di una comunicazione concreta che sia degna di essere definita tale. Essi tutti daranno un'occhiata a questa tragica immagine - forse - ma solo pochissimi sapranno domandarsi perchè mai un Dio dovrebbe occuparsi di loro e non - per esempio - di questi bambini malati senza acqua e senza cibo, estratti dal mucchio di milioni di bambini altrettanto disperati. Le Ostie, magari condite con burro e acciughe, che le portassero a loro; e anche un po' di Vin Santo. Ma la più parte dei bigotti - opportunisti e arrivisti timorati di Dio - che aspira a nient'altro che a un posto in Paradiso, chiuderà con fastidio la pagina del PC dato che altrimenti dovrebbe mettersi a 'pensare', azione assai più impegnativa, complessa e responsabile che 'credere'. Perchè pensare (e quindi dubitare), per coloro che scelgono pavidamente la religione nell'intento di spiegarsi il mondo con favolette infantili, è un procedimento pericoloso che minerebbe le loro pseudocertezze. E allora, in una visione mitologica ed egocentrica del loro falso merito... pregano. Pregano chiedendo un'assoluzione da chissà cosa mediante rituali avvolti dai fumi della superstizione senza affrontare con dignità e coraggio il mistero della vita che vivono nella mera paura della morte.

Marco Marcuzzi